Eravamo rimasti all'endorsement per l'amico "Giuseppi". Ora, però la bussola italiana di Donald Trump va ritarata su Giorgia Meloni. Il presidente americano posta su Truth una foto del libro Io sono Giorgia, uscito a giugno in edizione inglese e poi aggiunge una fragorosa dedica: "Meloni, la grande presidente del consiglio, ha scritto un nuovo libro, Io sono Giorgia: le mie radici, i miei principi. Giorgia sta facendo un lavoro incredibile per il meraviglioso popolo italiano".
A Roma, Meloni chiede in Consiglio dei ministri l'impegno di tutti per contribuire alla ricostruzione di Gaza. E già oggi è convocata una riunione che sarà presieduta dal vicepremier Antonio Tajani, con la partecipazione di molti ministeri: Esteri, Agricoltura, Difesa, Università, Affari regionali, Disabilità, più Protezione civile e il sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano. Un'opportunità straordinaria anche per le nostre imprese.
Un impegno corale e rapidissimo, a ridosso della pace. Intanto, Trump elogia in modo clamoroso la leader italiana che ha sempre cercato di coniugare la lealtà a Von der Leyen e all'Europa con l'amicizia per la leadership degli Usa. Sono stati mesi complicati, avvelenati dalla querelle dei dazi e dai continui cambi di marcia di Trump. Basta pensare all'Ucraina e alle giravolte del numero uno degli Usa.
È stata una stagione difficile. Meloni è stata bersagliata dalle opposizioni in modo feroce per la parte sostenuta: per la sinistra era solo una sorta di maggiordomo di Trump.
Ora si scopre il contrario, emerge che alla fine Trump ha chiuso in qualche modo la tragedia di Gaza e degli ostaggi.
Si modifica così anche la metrica internazionale: Hamas è all'angolo, Netanyahu è stato costretto a fermare la guerra, anche se non proprio alle condizioni inizialmente immaginate, i paesi arabi hanno fatto la loro parte e Meloni è stata invitata, come protagonista, a Sharm.
La ruota gira. E fra l'altro, la sinistra si è innamorata di cortei, marce, Flotilla & Albanese, tra polemiche, distinguo e imbarazzi. A Sharm Trump non lesina le lodi: "Una donna giovane e bella, molto rispettata in Italia". Poi su Truth raddoppia: "Questo libro esplora il suo percorso di fede, famiglia e amore per il Paese che le ha dato la saggezza e il coraggio necessari per servire la sua nazione e rendere orgoglioso il suo popolo. È fonte di ispirazione per tutti noi - aggiunge il presidente, prima di concludere il peana con una zampata da venditore: "Acquistate oggi stesso la vostra copia". Certo, non si ricorda a memoria un presidente che abbia pubblicizzato il pamphlet di un politico italiano, spargendo senza risparmio aggettivi. Solo quattro mesi fa a giugno, la Juventus era stata ricevuta nello Studio ovale e più di un commentatore aveva spiegato che lo sport era stato umiliato.
Ora il clima è cambiato. "Molto gentile, amico mio", è la replica della premier che ringrazia. Parte la rinascita di Gaza. E Meloni incassa credibilità globale.