"È un atto grave". L’avvocato di Stasi a gamba tesa sulle indagini di Garlasco

Scritto il 02/08/2025
da Francesca Galici

I dubbi dell'avvocato De Rensis sull'interrogatorio di Sempio del 2008: lo stesso indagato ha ammesso di essere uscito e rientrato più volte in caserma

L'interesse dell'opinione pubblica per il caso di Garlasco è tornato vivido negli ultimi mesi, forse come non lo era mai stato. I social sono un'enorme cassa di risonanza e in tv gli approfondimenti sull'omicidio di Chiara Poggi sono frequenti non solo per assecondare l'interesse del pubblico ma anche perché i protagonisti, o co-protagonisti, si prestano a confrontarsi in tv per portare ognuno la propria tesi sul caso. Gli avvocati sono spesso ospiti dei programmi e rilasciano interviste, al pari dei consulenti. Anche i genitori, soprattutto quelli dell'unico indagato, Andrea Sempio, ultimamente si sono prestati alla televisione. I temi sui quali vertono le discussioni pubbliche sono tanti ma in linea generale si possono raccogliere in due maxi-categorie: l'indagine precedente che ha portato all'arresto e alla condanna di Alberto Stasi e l'attuale indagine genetica.

Sul primo tema sono molti gli aspetti che vengono messi in discussione a fronte di errori che sono stati effettuati a partire dal 2007. L'avvocato Antonio De Rensis, che difende Alberto Stasi, ha commentato a Morning News l'interrogatorio di Andrea Sempio di ottobre 2008 e le anomalie che sono già state evidenziate. "Tu presenti un verbale ininterrotto di 4 ore, allora stai sviando ciò che il Pubblico Ministero valuterà. È un atto grave. Basato su imperizia? Benissimo, ma grave", ha dichiarato il legale. Il riferimento e a quanto emerso di recente dalle parole di Sempio, che in un'intervista televisiva ha riferito che quelle quattro ore non sono state tutte di interrogatorio, perché per due volte lui è uscito e rientrato in caserma su richiesta dei carabinieri. Una prima volta perché non gli avevano chiesto nulla delle sue attività del 13 agosto, giorno in cui è stata uccisa Chiara Poggi, un'altra per consegnare il famoso scontrino del parcheggio di Vigevano, emerso proprio durante la seconda tranche.

Invece che interrompere e riprendere il verbale, come sarebbe opportuno fare in caso di una sospensione, i carabinieri hanno semplicemente proseguito quello iniziato al mattino. Questo dettaglio è emerso con forza quando ci si è resi conto che gli stessi carabinieri che hanno firmato il verbale di interrogatorio di Sempio hanno firmato anche quelli delle altre due persone, amici del gruppo di Garlasco, che sono stati interrogati in contemporanea. Un'anomalia che è stata spiegata in questo modo da Andrea Sempio e che per De Rensis rappresenta un fatto grave.