Sabato notte Genova è stata scossa da una manifestazione antifascista. Gruppi eterogenei di antagonisti, composti da indipendenti, anarchici e antisociali, hanno cercato di dare l'assalto alla sede di CasaPound, dove era in corso un evento. Sono stati fermati dalla polizia, che era stata preallertata dagli annunci rilasciati dagli stessi antifascisti nei giorni precedenti. "Chiudiamo i covi dei fascisti", era lo slogan della manifestazione, chiaro ed evidente di quelle che erano le intenzioni dichiarate.
"i piu ganzi del mondo sapendo del presidio di Genova Antifascista, hanno chiamato tutti i ratti più ratti che conoscevano, da ogni paese della liguria e zone limitrofe per mettersi in bella mostra davanti a quella tana merdosa tutta nera… tanto a loro difesa erano sicuri di avere un buon numero di camionette e guardie tutte ben bardate", si legge in una nota diffusa da Genova Antifascista. "È inutile che vi lamentiate del lacrimogeno che è stato rimbalzato indietro, è inutile che fate ’sto piagnisteo per il lancio di oggetti, voi da Genova dovete sparire, quella sede va chiusa! Finchè voi sarete lì noi continueremo a venirvi a trovare di giorno, di notte, in tanti ed in pochi. Preparatevi, il 13/12 sarà una bella festa… coi doni di Natale", si legge nella nota diffusa.
Il riferimento al 13/12 non è casuale, perché nel linguaggio antagonista 1312 sono i numero che vengono utilizzati per indicare "Acab", ossia "all cops are bastard". Quella fatta da Genova Antifascista è una chiara minaccia che viene mossa a CasaPound ma, inevitabilmente, coinvolge anche le forze dell'ordine. "Leggiamo di poliziotti feriti… Dall’imbragatura con cui si sono presentati in piazza e dalla carica che hanno fatto ad un gruppo di giovani Compagne e Compagni quando ormai la piazza Alimonda era quasi vuota, ci pare molto strano", concludono i manifestanti. "Genova è e vuole restare una città di pace. Manifestare è un diritto, una forma di partecipazione fondamentale, ma non può mettere a rischio l'incolumità delle persone e danneggiare la città", ha dichiarato in sindaco di Genova, Ilaria Salis.

