Il "cleaning" ospedaliero muove due miliardi di euro

Scritto il 24/11/2025
da Vittoria Grosser

La crescita del numero di strutture va di pari passo con l'aumento della domanda di aziende di pulizie professionali

Un ospedale non è soltanto un luogo di cura, speranza e recupero. Quando si varcano le sue porte d'ingresso, si entra in contatto con un microcosmo così complesso e diversificato dove si è costretti a fare i conti anche con quegli ambienti fatti non solo di sale operatorie o studi medici, ma anche di corridoi, uffici, toilette, spogliatoi. Tutti concorrono, infatti, a trasmettere una sensazione di sicurezza, igiene, attenzione e benessere. Così, in questo mega mini mondo, le aziende di pulizia rivestono un ruolo determinante nel restituire ai pazienti e personale medico un ambiente salubre, nel prevenire infezioni e nel promuovere il benessere. La crescita del numero di ospedali, cliniche, Rsa e luoghi di ricovero va quindi di pari passo con l'aumento della domanda di aziende di pulizie professionali, certificate e sostenibili. Così il valore del cleaning ospedaliero in Italia oscilla fra uno e due miliardi di euro, una fetta notevole nel settore globale delle pulizie stimato sette miliardi di euro. Settore che nel suo complesso dà lavoro a oltre 466.000 persone. Sanificazione e disinfezione dei nosocomi rivestono un ruolo centrale: restituire ambienti salubri e igienizzati migliora la vita di medici e pazienti oltre ad assicurare sicurezza e benessere.

«Il servizio di pulizia in ambienti ospedalieri ha caratteristiche uniche, poiché deve rispettare standard di igiene molto elevati e garantirne la tutela in contesti particolarmente delicati», sottolinea Gabriele Scotti, vicepresidente della Vivenda Spa, l'azienda aderente al Consorzio La Cascina specializzata nel global service. «La gestione quotidiana delle pulizie coinvolge varie aree, tra cui sale operatorie, reparti di degenza, aree di emergenza e servizi di supporto. Ogni superficie, oggetto o apparecchiatura richiede attenzione particolare, e l'uso di prodotti e tecniche specifiche è fondamentale per evitare contaminazioni crociate e infezioni nosocomiali».

Data la delicatezza di questo servizio, la Vivenda Spa è impegnata su due fronti: da una parte l'utilizzo di prodotti Ecolabel EU e di macchinari a basso impatto ambientale, dall'altra la formazione costante del personale. «La grande quantità di detergenti, disinfettanti e materiali monouso tradizionalmente impiegati continua Gabriele Scotti ha portato a una crescente consapevolezza sulla necessità di ridurre l'impatto ambientale del nostro lavoro. Per questo motivo stiamo adottando soluzioni più ecologiche come detergenti biodegradabili, sistemi di sanitizzazione a basso consumo e prodotti certificati che rispettano l'ambiente senza compromettere l'efficacia igienica».

Nel management della Vivenda Spa è forte la convinzione che una corretta gestione delle pulizie ospedaliere si ripercuota immediatamente su tutta la struttura, sul personale e sui pazienti: ambienti puliti e sanificati aiutano a contenere la diffusione di infezioni, riducendo i tempi di degenza e migliorando il processo di recupero. Un ambiente igienicamente impeccabile trasmette inoltre una sensazione di sicurezza e confort ai pazienti, incrementando il loro senso di benessere durante il percorso di cura. Per il personale medico e sanitario, la qualità delle pulizie rappresenta un requisito fondamentale per svolgere le proprie attività in condizioni ottimali. La tranquillità di lavorare in un ambiente sicuro e privo di rischi di contaminazione permette di concentrarsi meglio sullo svolgimento delle proprie funzioni, migliorando l'efficacia delle cure.

Per il vicepresidente della Vivenda Spa, inoltre, «investire in pratiche di pulizia sostenibile e di alta qualità riduce i costi a lungo termine, minimizza l'impatto ambientale e rafforza l'immagine della struttura, rendendola esempio di responsabilità e innovazione nel settore sanitario».