Una mini-operazione Vespri Siciliani in salsa polacca è appena iniziata in Polonia, annunciata il 19 novembre dal vice premier Władysław Marcin Kosiniak-Kamysz. L'obiettivo del dispiegamento straordinario di soldati per le strade polacche non è però il contrasto del crimine organizzato: è il contrasto della rete di spie e sabotatori del Cremlino che sta appiccando incendi, distruggendo fabbriche e facendo deragliare treni in lungo e in largo il Paese.
Il piano di Tusk
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha le idee chiare su come gestire l'emergenza di sicurezza innescata dalla massiccia campagna di sabotaggi messa in pieda dalla Russia all'indomani dell'invasione dell'Ucraina: piazzare soldati a guardia delle infrastrutture critiche nazionali a tempo indefinito. Nello specifico, secondo quanto comunicato sui social dal numero due del governo Tusk, Varsavia prevede di dispiegare diecimila soldati regolari e un numero imprecisato di membri delle Forze di Difesa Territoriale - una sorta di Guardia Nazionale.
L'operazione è stata chiamata "Orizzonte" e mira a ridurre il numero dei sabotaggi alle infrastrutture critiche polacche, che sono state le più colpite in assoluto nel fronte europeo della guerra russo-ucraina. L'operazione nasce per difendere i luoghi sensibili che sono visibili a occhio nudo, come le ferrovie, gli ospedali, le centrali elettriche, e farà ampio uso di applicazioni basate su intelligenza artificiale per prevedere e calcolare il rischio di attacco, infrastruttura per infrastruttura.
Paure legittime
L'opinione pubblica ha accolto con piacere l'annuncio dell'incombente schieramento di soldati e volontari. Del resto, non soltanto la Russia è stata ed è storicamente vista da queste parti come un acerrimo e inestinguibile nemico, ma l'ultimo triennio è stato particolarmente pesante per la Polonia.
I numeri della guerra ombra tra Russia e Polonia non lasciano spazio a dubbi. Dal 24 febbraio 2022 alla data odierna, le autorità polacche hanno tratto in arresto più di cinquanta persone di varie nazionalità per atti di sabotaggio e reati di spionaggio riconducibili alla Russia, la metà delle quali è stata già giudicata e condannata, e hanno conteggiato 25-40 attacchi alle infrastrutture di probabile o accertata matrice russa, sebbene i casi aperti siano più di 100.
Non si parla di piccoli sabotaggi né di azioni circoscritte. Gli agenti del caos di Mosca hanno colpito città grandi, come Varsavia, Danzica e Wrocław, ma anche centri di medio-piccole dimensioni, come Siemianowice Śląskie e Minsk Mazowiecki. L'elenco degli attacchi include episodi di natura molto variegata, dalla distruzione del centro commerciale Marywilska 44 nel maggio 2024 all'appiccamento di incendi nelle linee della metropolitana di Varsavia nel corso del 2025.
Il duplice obiettivo di questa campagna destabilizzativa da parte di Mosca era nascosto ma comprensibile: stressare Varsavia affinché riducesse la sua esposizione militare verso Kiev, di cui è una delle maggiori sostenitrici da prima del 24/2, e magari diffondere nell'opinione pubblica dei sentimenti di paura, nella speranza di ridurre l'appoggio popolare per l'attuale governo e la sua politica estera. Gli ultimi sviluppi suggeriscono che il duplice obiettivo non è stato centrato: la Polonia si appresta a diventare il membro NATO con la più alta quota di PIL investita in difesa - target del 5% -, gli invii di armamenti all'Ucraina continuano e l'operazione Orizzonte è appena cominciata.

