Giù l'affluenza, minacce a Fdi in Veneto

Scritto il 24/11/2025
da Pier Francesco Borgia

Votanti in calo (- 9,46%) anche in Puglia e Campania. Vandali nella sede del partito

Sono tredici milioni gli elettori chiamati esprimere un voto per il futuro di Veneto Campania e Puglia. I seggi (in totale sono 14.586) si chiuderanno oggi alle 15 ma intanto si può già sottolineare qualche dato significativo che accomuna le tre regioni. A iniziare ovviamente dall'affluenza. Anche in questa circostanza non è stata smentita la tendenza degli ultimi anni: è in calo. Alle 23 di ieri l'affluenza complessiva è stata del 31,79%. Alla stessa ora nelle precedenti elezioni regionali aveva votato il 41,25%. E il calo è più o meno lo stesso in tutte e tre le regioni. In Veneto, dove si è sfiorato il 34%, si è votato leggermente di più che nelle altre due regioni. Ma il calo rispetto alle precedenti elezioni è stato più vistoso: infatti aveva votato il 46,07. In Campania è stato minore il calo visto che si è passati dal 38,78% nel 2020 al 31,99%. In Puglia ha votato il 29,42%% (era il 39,88% nel 2020).

Difficile fare le previsioni su quanti saranno alla fine gli elettori che avranno detto la loro sul destino dei prossimi consigli regionali nelle tre regioni però c'è già che mette le mani avanti e azzarda una bocciatura senza appello. Come la parlamentare di Azione Daniela Ruffino. "Chiunque uscirà vincitore dalle urne nelle tre Regioni chiamate al voto farà bene a non esultare- dice -. È sul tracollo dell'affluenza che la politica dovrebbe interrogarsi e riflettere prima di metter mano a una nuova legge elettorale".

In Veneto sono in quattro milioni gli elettori che possono scegliere chi prenderà lo scettro che per 15 anni nelle mani di Luca Zaia. Nelle altre due regioni (Campania, 5 milioni di elettori, e Puglia, poco meno di 4 milioni) verrà deciso chi assumerà l'incarico che è stato rispettivamente di Vincenzo De Luca e Michele Emiliano (Pd) per due mandati. Oltre ai governatori si darà un volto ai nuovi consigli regionali e nel caso del Veneto è ancora possibile trovare il nome di Zaia visto che è capolista della Lega in tutte le province.

La giornata del voto è stata rovinata da un paio di episodi che lasceranno sicuramente il segno nei prossimi giorni. A Mestre è stata presa di mira una sezione di Fratelli d'Italia. Nella notte la sede regionale del partito di Giorgia Meloni è stata vandalizzata da ignoti che hanno imbrattato le vetrate con slogan politici e insulti. che hanno imbrattato le vetrate con scritte politiche ed insulti. "Non è la prima volta che la nostra sede viene attaccata e vandalizzata - ricorda il senatore veneziano Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario a Palazzo Madama di Fratelli d'Italia -, ma la particolarità di questo evento è la sua tempestività; si è deciso di lanciare un messaggio di intimidazione proprio mentre la gente va a votare. È chiara la matrice delle scritte. Preoccupa il crescente clima di tensione già visto negli anni Settanta".

Anche in Campania viene denunciato un episodio di intimidazione che, in questo caso, coinvolge direttamente una candidata al Consiglio regionale: Souzan Fatayer. Il fatto risale alla sera di sabato. A poche ore dall'apertura dei seggi quando sui social, come denuncia il senatore di Avs Peppe De Cristofaro, compaiono sia l'indirizzo di casa che i numeri di telefono della candidata. "Gravissimo atto di intimidazione e di incitamento alla violenza" commenta il senatore di Avs.