L'Italia si ferma, avvolta nel dolore. Durante la riunione del Consiglio dei ministri riunito a Palazzo Chigi, il presidente Giorgia Meloni ha chiesto un minuto di silenzio in memoria dei tre carabinieri morti a Castel d'Azzano, nel veronese, mentre erano in servizio.
Un gesto solenne, a cui è seguito l'annuncio: il governo ha deliberato i funerali di Stato e proclamato il lutto nazionale per ieri e per il giorno delle esequie. "È un dovere morale e istituzionale rendere omaggio a chi ha dato la vita per il Paese", ha confidato il premier, profondamente scossa dalla tragedia.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con "sconcerto" e "dolore", ha espresso la sua "solidale vicinanza" ai carabinieri e "sentimenti di partecipe cordoglio" ai famigliari. "Auguri di guarigione", infine, per i tanti - 25 - che sono rimasti feriti.
Attorno alle famiglie dei militari - tre vite spezzate - e all'Arma si stringe l'abbraccio di un'intera nazione, grata a chi ogni giorno serve lo Stato con coraggio e silenziosa dedizione. Castel d'Azzano diventa il nome di un dolore collettivo, ma anche il simbolo di un sacrificio che l'Italia non dimenticherà. Era dai tempi del Pilastro e da Nassirya - come sottolinea il Comandante generale dell'Arma Salvatore Luongo - che i carabinieri non subivano così tante perdite.
Le bandiere della Camera e del Senato ieri erano a mezz'asta. "Ci auguriamo che i feriti possano guarire, ma rimane come una ferita grave per noi la perdita di tre servitori dello Stato", ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, prima d'invitare l'Aula a un minuto di silenzio. Gli ha fatto eco il presidente della Camera Lorenzo Fontana, che si è definito "sgomento" per la tragica esplosione. "Esprimo profonda vicinanza ai familiari dei tre carabinieri che hanno perso la vita, a cui rivolgo le mie più sentite condoglianze", ha aggiunto Fontana. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso "profonda tristezza" a nome suo e come capo di dicastero. "Tutte le volte che c'è una tragedia di questo tipo piangiamo e ci inchiniamo a queste persone che sono morte mentre facevano il loro dovere", ha osservato il ministro. Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, ha invocato il pugno duro per i responsabili delle morti e non solo. "Abbiamo un triplice omicidio e più di una ventina di persone ferite o sotto shock, consideri che il boato si è sentito fino a 5 chilometri di distanza. Immagini che carica esplosiva ha riempito i locali di quel casolare".
Per il leghista è un "bollettino di guerra". "Non avrei mai pensato - chiosa il governatore di Regione - di trovarmi in una situazione del genere". Per il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, quella del veronese è una "tragedia che colpisce al cuore l'Italia". L'altro vicepremier, il segretario di Forza Italia Antonio Tajani si è detto "addolorato". "Ho telefonato al Comandante generale Luongo per esprimere le mie condoglianze a tutta l'Arma dei carabinieri e ai familiari delle vittime". Anche il centrosinistra, nella sua completezza, si è detto addolorato e ha manifestato vicinanza alle famiglie e all'Arma. Hanno dichiarato in questo senso Elly Schlein, Matteo Renzi, Giuseppe Conte e i due leader di Avs.